venerdì 9 maggio 2014

Al parlamento europeo si discute del SorBa

Lo scorso 16 aprile, al parlamento Europeo, si è parlato del Parco delle Sorgenti.
Proprio così! Alla sede di Strasburgo i rappresentanti di tutta Europa hanno appreso dell'esistenza di una piccola, ma preziosa area naturale, caratterizzata da peculiarità ambientali tali da essere oggetto di tutela grazie alle più importanti leggi e trattati nazionali e internazionali.
Peccato che il dibattito abbia riguardato le ombre che oscurano il piano post-life di gestione dell'area, che non sembra in alcun modo rispettare tutti i criteri di tutela che sono previsti.

Qui di seguito trovate l'interrogazione e il link del portale del parlamento europeo in cui trovate tutte le informazioni a riguardo.

Vorremmo sapere cosa ne pensano gli amministratori locali di quanto è riportato qui sotto, anche alla luce delle denunce fatte dalla cittadinanza sull'argomento in tempi non sospetti.


Oggetto:  Attività di pesca sportiva e stoccaggio di materiale ittico nella Zona di Protezione Speciale «Bosco di Dueville» (Vicenza)

All'interno della Zona di Protezione Speciale «Bosco di Dueville» (ZPS IT3220013), in provincia di Vicenza, è terminato (31 dicembre 2013) un progetto di riqualificazione di habitat di interesse comunitario finanziato dalla UE attraverso una convenzione di sovvenzione (assegnazione di fondi LIFE + Natura e Biodiversità cod.09NAT/IT/00213) che prevedeva il ripristino di un'area di risorgive in luogo di un terreno occupato da una attività di piscicoltura abbandonata.
Con deliberazione del Commissario Straordinario n. 67 del 25/03/2014 l'Amministrazione Provinciale di Vicenza ha approvato il Piano Post-LIFE per la conservazione a lungo termine dell'area riqualificata. All'interno del documento viene elencata l'attività di pesca come strumento di gestione dell'area. Ciò senza valutazione alcuna delle incidenze negative che tale pratica produrrà nel sito, in quanto, date le caratteristiche geomorfologiche e la tipologia di habitat e specie di interesse comunitario presenti, risulta di chiara evidenza che un'attività di pesca sportiva, così com'è configurata nel documento Post-LIFE, rappresenterebbe una minaccia in grado di provocare una drastica riduzione della biodiversità (in primo luogo non permettendo la sosta e l'insediamento di numerose specie di avifauna acquatica che qui si riproducono e/o svernano, ma anche con il disturbo diretto prodotto sull'ittiofauna autoctona).
Inoltre, nello stesso documento, vi è la previsione di stoccaggio periodico all'interno dell'area di materiale ittico proveniente da ambienti fluviali esterni alla Zona di Protezione Speciale, il che comporta rischi altissimi per la biocenosi a seguito dell' immissione accidentale (altamente probabile) di specie alloctone e invasive.
Considerando la fragilità ecologica del contesto ambientale del Bosco di Dueville, attività come la pesca sportiva e lo stoccaggio di materiale ittico risultano estranee e incompatibili per la gestione conservativa a lungo termine delle specie selvatiche e delle tipologie di habitat riqualificate con il progetto SOR.BA.

1. È a conoscenza la Commissione dei fatti sopra descritti e quale giudizio dà degli stessi?

2. Quali iniziative intende prendere la Commissione per contrastare l'evenienza che un'area recuperata con fondi comunitari, per prioritarie finalità di conservazione e di educazione ambientale, sia destinata ad attività di pesca sportiva e di deposito di materiale ittico? Come intenda scongiurare le minacce, ad habitat e specie di interesse comunitario, implicite in tali attività?





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